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03 novembre 2009

Scoperta discarica illegale


Non hanno avuto il tempo di avvelenare ancora di più una delle aree più belle e incontaminate del Molise. Stiamo parlando dei boschi della provincia di Isernia, nella piana tra Carpinone e Sessano del Molise. I carabinieri di Isernia sono intervenuti prima e hanno fermato ciò che poteva tradursi in un disastro sotto il profilo ambientale. Due persone, l'amministratore unico e un socio di un'azienda «fantasma» che aveva iniziato ad operare solo poche settimane prima e che si occupava del trattamento di zampe di pollo destinate, secondo gli inquirenti, al mercato cinese per la produzione di dadi, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.
Diverse le ipotesi di reato di cui dovranno rispondere formulate dai carabinieri dei nuclei specializzati. L'operazione ha visto insieme, infatti, il reparto territoriale, in particolare la stazione dei carabinieri di Carpinone, il Noe (Nucleo operativo ecologico), il Nas (Nucleo antisofisticazioni) e il Nil (Nucleo ispettorato del lavoro). Si va dalla gestione dei rifiuti non autorizzata, al getto pericoloso di cose fino al deturpamento di bellezze naturali. Ed ancora contestata la violazione in materia di lavoro per la presenza in loco di sei lavoratori stranieri (un amministrativo e cinque operai) tutti irregolari. Oltre a circa 30mila euro di sanzioni. L'indagine, iniziata lo scorso 23 ottobre, che ha preso spunto da alcune segnalazioni, ha portato alla scoperta di alcune discariche illegali di scarti della lavorazione delle zampe di pollo in piena area sottoposta a vincolo. I residui erano stati interrati e ricoperti con terreno preso in altri punti dell'area, in alcuni casi ricoperti con gettate di cemento. A seguito della scoperta i carabinieri sono risaliti ad uno stabilimento nella zona tra Sessano e Carpinone.
La mancanza dei requisiti necessari per svolgere l'attività sotto il profilo igienico-sanitario ha condotto al sequestro di ben 61 quintali di zampe di pollo e alla chiusura dell'attività. Un quantitativo enorme se paragonato ad un sequestro simile avvenuto nel Napoletano dove sono stati trovati solo 7 chili di materia prima. La merce sequestrata veniva preparata e impacchettata, pronta per essere spedita. L'operazione è stata condotta con l'ausilio di un veterinario Asrem. Rimangono da chiarire i contorni della vicenda su provenienza, destinazione e trasporto. Di cui si occuperà la magistratura alla quale sono stati trasferiti gli atti di indagine.