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01 gennaio 2000

Storia di Carpinone, le origini

a cura di Mauro Pizzuti

Ci sono due ipotesi accreditate sull’origine del nome del nostro Paese: la prima, lo fa risalire al fiume Carpino, che attraversa il nostro territorio e costeggia il centro abitato, e che a sua volta prese il nome dai molti Carpioni (i maschi delle trote) di cui era riccamente popolato. Così dal Carpino il borgo prese il nome di “Carpenone” e poi Carpinone.
La seconda ipotesi fa risalire il nome dalla pianta del Carpino –“Carpinus”– che è una pianta molto comune in queste zone, e che in dialetto viene chiamata “Canecce”.
Per completezza d’informazione dobbiamo dire che c’è anche una terza ipotesi sul nome Carpinone che avrebbe origine dalla parola longobarda “car” che vuol dire  “acqua fredda”, significando quindi: “luogo dell’acqua fredda”.
Veniamo ora all’origine temporale del Paese:
Al riguardo, l’unica fonte attendibile risale all’anno 1064 d.C., che è la data  in cui un documento scritto fa risalire la fondazione del Monastero di San Marco, in agro di Carpinone, nel luogo detto “Acquasonnula” ad opera di Berardo conte di Isernia che lo donò in seguito all’Abbazia di Monte Cassino. Vi è anche un altro documento scritto, che cita il nostro paese e che risale all’anno 982 d.C., il “Chronicon Vulturnense” del monaco Giovanni, che parla della rendita che le terre monastiche di Carpinone devono all’Abate di S.Vincenzo al Volturno.
In ogni caso, anche se non vi sono prove documentate, è quasi certo che l’origine di Carpinone si debba far risalire almeno all’epoca romana, nei primi anni d.C., anche se magari al quel tempo il suo nome poteva essere diverso, ed il Paese poteva situarsi al di fuori di quello che è l’attuale centro abitato.
L’attuale strada provinciale, SS85 Venafrana, che attraversa il territorio e il centro abitato di Carpinone, ricalca sicuramente, almeno in buona parte, l’antica via consolare “Aquilonia”, che doveva prendere il nome dall’antica città sannita che esistette nelle vicinanze, (e di cui ancora non si riesce ad identificare il luogo) questa antica strada fu aperta nel I° sec. d.C. dall’imperatore romano Cesare Augusto e da Venafro portava a Bojano e Benevento.
Come tutte le strade romane, anche questa aveva i suoi cippi miliari, (pietre che  venivano poste ai margini della strada e che indicavano la distanza da Roma), ebbene, uno di questi fu rinvenuto nell’agro di Carpinone dal Garrucci che ne fece cenno nella sua “Storia di Isernia”. Secondo tale studioso la strada doveva passare per Carpinone, il frammento recava la seguente iscrizione:

HRTP      IVROSV

AVG  PONT  MAX

CXVIIII


Il numero in basso indicava, quasi sicuramente, la distanza miliare da Roma, mentre la scritta centrale deve riferirsi all’imperatore del tempo “Augusto Pontefice Massimo”.
Anche un’altra antica iscrizione romana fu rinvenuta nei pressi del monte dei Santi. Ne fa cenno Alfonso Perrella, secondo lo storico sul monte, anche ai suoi tempi, si rinvenivano antichi ruderi, monete, oggetti in bronzo, di ferro e di creta, che erano appartenuti ad una Chiesa ed un Cenobio sotto il titolo di S. Sisto. Nel maggio del 1889 fu rinvenuta, nelle macerie di un’antica costruzione,  una pietra o lapide (di  m. 1,20 x 0,70 x 0,40) recante la seguente scritta in caratteri romani:

C .    PAPIO .      D .    F .

EXTESTA


Sicuramente ci troviamo di fronte ad un’iscrizione onoraria molto in uso ai tempi dei romani, e la cui lettura è: “Caio Papio Decimi Filio, ex Testamento”, volendo indicare: “ a Caio Papio, figlio di  Decimo, per Testamento”. Secondo il Perrella alla lapide doveva sicuramente mancare un ultimo pezzo e doveva risalire al 2° secolo d.C. questo tipo di “formula” è stata trovata, con una certa frequenza, in altre iscrizioni rinvenute nella regione Molise. A quei tempi il territorio di Isernia era molto più esteso di quello attuale ed è probabile che comprendesse i paesi che attualmente vi confinano come Carpinone, Pesche, Miranda, Pettoranello, Castelpetroso ed altri ancora.
Una lapide ritrovata a Castelpetroso fungeva da termine di divisione tra il territorio di Isernia e quello di Bojano. Quindi, è ipotizzabile che a quei tempi tra questi due comuni non ne esistessero altri. Ma magari vi erano piccoli villaggi o agglomerati che non erano ancora delle municipalità indipendenti.
E così in base a questi e altri ritrovamenti del genere possiamo ipotizzare l’origine del Paese in epoca romana.
Del resto, anche secondo altri studiosi il paese sarebbe stato fondato da gruppi di cristiani, che, a quell’epoca, nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni dei romani si erano rifugiati nel nostro territorio, forse nascondendosi nelle viscere di quello che attualmente è il Monte dei Santi, che può aver preso il nome proprio da questi rifugiati, ma questa è una storia, o meglio una leggenda,  che svilupperemo successivamente.
Queste sicuramente sono le ipotesi, per così dire “ufficiali”, storiche, riguardo alla nostra origine.
Ma io personalmente, ovviamente con un po’, anzi, molta fantasia, amo pensare che l’inizio della nostra storia debba collocarsi in un passato ancora più lontano, anzi lontanissimo, rispetto alle fonti ufficiali.
Come tutti sicuramente sapete, nei pressi di Isernia sono state rinvenute le tracce di antichissimi abitanti di questi luoghi facendo risalire l’origine a circa un milione di anni fa. Le tracce dell’accampamento di questo primo ominide battezzato “Homo Aeserniensis” hanno destato stupore e interesse in tutto il mondo dell’archeologia poiché questo è sicuramente una delle prove più antiche, se non la più antica, dell’insediamento umano in Europa.
E allora se questi primi uomini erano così vicini a noi ( una manciata di km), 2 o 3 ore di marcia, perché non fantasticare sull’ipotesi  che anche sul territorio del nostro comune siano vissute piccole tribù di questi antichi uomini considerandoli un po’ i nostri tris tris nonni?
Considerando la configurazione del nostro territorio ricco d’acqua, di boschi, di grotte, non è affatto improbabile che piccoli gruppi di questi antichi abitanti abbiano vissuto o comunque transitato nel nostro territorio.