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03 maggio 2012

Chiuso il depuratore di Carpinone

Riportiamo da "I Fatti del Nuovo Molise"

La notizia ha fatto il giro della provincia dopo il blitz della Forestale e mette addirittura a rischio la tenuta della giunta di Pesche. Ieri mattina dieci agenti del Corpo Forestale, guidati da Domenico De Vincenzi, hanno sigillato lo scarico di piena dell’impianto di depurazione che serve la zona bassa di Pesche e la zona industriale di Carpinone. Il provvedimento è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Isernia Roberta D’Onofrio e lascia privi di scarico fognario i comuni di Carpinone, Pesche e Pettoranello. A tal proposito il sindaco di Pesche, Ido De Vincenzi, ha scritto ai vertici regionali e al ministro della Sanità Renato Balduzzi per denunciare le conseguenze del provvedimento che comporterà “un danno grave ed irreparabile per la salute pubblica e privata oltre che un deterioramento irrimediabile sotto l’aspetto ambientale”. Oltre al “deterioramento degli impianti fognari” per il cosiddetto rischio di ‘rigurgito’, ovvero la possibilità che gli scarichi fognari tornino indietro nelle abitazioni, e a “spese insostenibili, considerando le irrisorie disponibilità finanziarie dei Comuni”. De Vincenzi chiude la nota: “Se il caso lo richiederà, il sottoscritto sarà anche pronto a restituire la fascia tricolore”. Nel dicembre 2010, Emilio Izzo della Uilbac e Tiziano Di Clemente del Pcl, in una conferenza stampa, annunciarono la presentazione di un esposto alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti. Con i quale volevano conoscere la qualità e la provenienza dei rifiuti accolti nel depuratore. Se ci fossero al suo interno sostanze tossiche non smaltite. E chi abbia beneficiato del “volume d’affari generato dall’impianto”. Che l’indagine del pm Federico Scioli parta proprio da lì?